Da ormai 4 generazioni la nostra famiglia si impegna nel produrre vini salentini d’eccellenza e altri gustosi prodotti della terra nel rispetto dell’ambiente.
Per noi è infatti fondamentale nutrire la nostra terra in modo naturale e per questo usiamo efficaci tecniche antiche per la cura dei nostri vigneti e delle nostre terre. È grazie a queste tecniche che è possibile produrre vini d’eccellenza nel rispetto della natura e oggi vogliamo parlarti in particolare della tecnica del Sovescio.
Cos’è la tecnica del sovescio?
La tecnica del sovescio è una tecnica usata per apportare il giusto nutrimento al terreno vinicolo nei mesi più freddi dell’anno e ci racconta a suo modo il ciclo della vita.
Quando è inverno infatti la vite perde tutte le sue foglie e tutti gli insetti utili per questo tipo di pianta (tra cui le api) non sanno più dove andare. Per questo motivo, in questo periodo, seminiamo erba e leguminose, in modo tale che questi insetti possano trovarvi riparo.
Le leguminose inoltre ci aiutano a trarre l’azoto presente nell’aria e a fissarlo nel terreno, nutrendolo ancora di più.
Non solo: anche i rami secchi tagliati durante la potatura a secco andranno a nutrire il terreno in questo periodo (leggi il nostro articolo sulla potatura a secco: “Perchè si dice allevare e non coltivare la vite”)
Quando a maggio i vigneti torneranno a ricrescere fruttuosi e l’erba sarà diventata infestante andremo a interrarla. Così il terreno si nutrirà delle leguminose interrate e gli insetti utili alla vite, non trovando più riparo nell’erba, torneranno di nuovo sui tralci verdeggianti.
Non ti ricorda il ciclo della vita?
Quali sono i vantaggi del sovescio nell’allevamento della vite?
- Eco-sostenibilità: La tecnica del sovescio consente una coltivazione più sostenibile, sia per l’apporto nutritivo che dà al suolo, sia per la tutela dell’ambiente, dal momento che ci permette di evitare di usare concimi chimici.
- Rifugio per gli insetti utili: come abbiamo visto gli insetti utili alla vite possono vivere serenamente per tutto l’anno trovando rifugio grazie alle nostre leguminose, creando una ricca diversificazione dei micro-organismi circostanti
- Qualità dei vini: grazie all’azione nutrizionale del sovescio e dell’arricchimento del terreno grazie all’azoto, la qualità dei vini sarà più elevata, con particolare impatto verso le uve bianche, permettendoci di produrre quindi vini di eccellenza.
- Protezione del suolo e della falda idrica: il sovescio coincide con i mesi più piovosi e aiuta a contenere l’erosione del suolo fertile. Inoltre le graminacee sono capaci di trattenere nitrati che andrebbero a contaminare la falda acquifera
- Controllo delle erbe infestanti: alcune piante scelte per il sovescio possono impedire la crescita di erbe infestanti.
Quali specie di piante si usano per il sovescio?
La semina nella tecnica del sovescio, può essere sia autunnale che primaverile e può coinvolgere le seguenti tipologie di sementi:
- Le leguminose, come quelle che vedi nelle nostre foto (trifoglio, lupinella o favino), che andando in profondità portano in superficie gli elementi più ricchi del sottosuolo
- Le graminacee, come avena, orzo e segale: possono coprire grandi estensioni di terreno, restando in superficie e permettendo che respiri.
- La facelia: vive solo 9 settimane, ma con i suoi bellissimi fiori blu e viola attira le api.
- Le crucifere, come colza e ravizzone, che possono migliorare i terreni più sabbiosi o rendere più leggeri quelli argillosi.
- Il grano saraceno: cresce rapidamente e impedisce alle erbe infestanti di crescere
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Vienici a trovare per vivere da vicino la vita in vigna e scoprire con i tuoi occhi le meraviglie della natura! Ne parleremo insieme davanti a un bel bicchiere di buon vino.
P.S. Non dimenticare di continuare a seguirci sui social e sul nostro blog per vedere come cambia la vigna nel corso dei mesi e cosa succede dopo la semina.
Al prossimo calice!
La Famiglia Melillo
2 thoughts on “Come produrre vini nel rispetto della natura: cos’è il Sovescio?”